Nove Colli 22/05/2016
Ed eccoci qui…
Doveva essere una Nove Colli affrontata da 6 atleti, ma a causa di infortuni lungo il periodo di preparazione, siamo rimasti in 4…
…”eravamo 4 amici al bar…” cantava Gino Paoli…
Noi eravamo 4 matti in bici (insieme ad altri 12ooo circa…) prima delle 6 già in griglia di partenza.
La prima esperienza per qualcuno (Luciano) la seconda per qualcun altro (Armando, dopo il debutto dello scorso anno sotto il diluvio), la 5a volta per francesco, la ennesima per il nostro Carlo, il veterano!
Giorni e mesi a parlarne, a preparla, ma poi quando sei lì… tutto cambia!!!
Arriviamo il sabato verso le 14 presso l’Hotel Silla (ormai il nostro headquarter da anni); scarichiamo il tutto e prendiamo possesso delle camere, ma poi subito via
La vigilia, al ritiro dei pacchi, è sempre una festa e non solo presso lo stadio, ma anche presso gli stand della fiera che si svolge ormai da anni nel fine settimana.
Una marea di gente (come sempre), ma sorpattutto tanti, ma tanti in bicicletta che fanno la sgambata pre-gara.
Ma a noi non serve: siamo prontissimi!!!
😛
Dopo il ritiro dei pacchi gara e degli acquisti (integratori, vestiario e altro) e un pranzetto leggero, una passeggiata fra gli stand della fiera Ciclo&Vento e quindi il rientro in serata per una cenetta altrettanto leggera (si pare vero…!!!).
Quindi tutti a letto presto (e anche qui si vede proprio che non abbiamo la stoffa dei professionisti) perché la sveglia sarà presto la mattina seguente per essere in griglia entro le 6.
Al mattino colazione abbondante ma non troppo per poter affrontare una giornata che si preannuncia calda: fino ad oggi mai pedalato sotto il sole a causa del meteo e quindi il rischio è di prendere una bella cotta.
Siamo in griglia… sparo di cannone per la prima griglia… a noi tocca dopo circa 30′ e via!!!
Cerchiamo di stare insieme (Carlo aveva una griglia differente ma ha deciso di partire con noi)…
Stranamente la partenza è “lenta” (primi 35km a 35/37 km/h di media quando di solito sono a minimo 40km/h il che di solito ti stronca) e stiamo tutti insieme.
Francesco sente la gamba girare bene tanto che è spesso davanti a tirare e a ricucire fra vari gruppi.
Armando ad un certo punto lo sente dire “Ma che c’hai paura che se scoce la pasta?” eppure andiamo via tranquilli fino alla prima salita, quella di Bertinoro dove Francesco e Carlo si avvantaggiano.
Sulla salita poi Carlo se ne va mentre Francesco rischia un paio di cadute per una spallata e una caduta davanti…
E poi il Polenta: Francesco riesce a malapena a passare senza intoppi.
Lo scorso anno con la pioggia non si era formato il tappo, quest’anno invece si, ma riesciamo a passarlo indenni.
Luciano e Armando penso siano poco dietro, ma non riesciamo a vederli.
Carlo sparisce: è ‘na macina!!!
GRANDE CARLO!!!
Francesco si ferma a bere dei sali al primo ristoro: giornata calda meglio bere sali e inizia la salita di Pieve di Rivoschio.
Qui fra i tornanti, guardando di sotto, vede arrivare Luciano e decide di aspettarlo.
Vanno su insieme (anche perché Francesco ha una leggera crisi causata da un calo di zuccheri) e vanno su insieme piano, lentamente per paura di dar troppo: è ancora lunga la strada e Francesco gli spiega un po’ alla volta il percorso.
Luciano pedala bene e si sta godendo il panorama e l’evento.
Ai piedi del Ciola troviamo Carlo: si era fermato ad aspettarci, mentre di Armando nessuna traccia…
Pensiamo che ci avrebbe chiamato se avesse avuto problemi seri (scopriremo poi che ha avuto una foratura) e iniziamo il Ciola insieme.
Carlo sembra accusare l’averci aspettato e perde terreno; Luciano va di conserva; Francesco pedala agile e bene… troppo agile e infatti paga la cosa con crampi a metà salita (al 65° km e ne mancano altrettanti!!!).
Si ferma, fa stretching e aspetta Luciano che lo raggiunge e proseguono insieme.
Sulla discesa per Mercato Saraceno, Luciano allunga e restiamo quindi tutti isolati.
Francesco attende Carlo al solito bar, ma non arriva e pensa “forse mi ha passato e non me ne sono accorto…” e riparte attaccando il Barbotto.
Ma la vede dura con i crampi…
C’è caldo e va su molto piano, però riprende Luciano che ha rallentato e si riuniscono, ma a 1km dalla vetta molla…
Crampi al polpaccio sinistro e dietro il ginocchio destro: Francesco non può pedalare in alcun modo e procedoe a piedi sperando di recuperare perché all’arrivo mancano ancora 40km!!
Luciano scollina il Barbotto; poi anche Francesco e a fatica raggiungoe il ristoro dove si fermano per rifocillarmsi e cercare di far passare i crampi.
Nel frattempo, Carlo passa senza fermarsi e ci sorpassa (ci dirà poi che anche lui ha scolliniato sul Barbotto a piedi per crampi), mentre arriva Armando che ci racconta il problema avuto dicendo poi che ha inizio di crampi.
Mentre Francesco è sdraiato, arriva un signore che dice “spremi del limone sulle gambe, massaggia e poi vai di rapporto: ti passeranno!”.
Lì per lì ride, poi lui insiste e fa come detto ed è vero… i crampi passano e riesce a ripedalare, non al meglio, ma almeno senza crampi!!!
Carlo è davanti (arriverà con 20′ di vantaggio ma con crampi), mentre Luciano, Armando e Francesco continuano insieme sugli ultimi 40km.
Ormai stringono i denti e decidono di arrivare insieme; nell’ultimo tratto pianeggiante provano anche ad allungare ma fra venti e fatica poco c’è da fare anche se Luciano sembra averne ancora parecchio.
Arriviamo sul traguardo dopo quasi 6h15′ stanchi ma felici di aver portato a termine anche questa 46° Nove Colli e con un’esperienza che ci aiuterà per la prossima, nella speranza di prepararsi al meglio e che altri atleti del nostro gruppo decidano di prendere parte.
Lo spirito di gruppo si crea anche così: con questi eventi e trascorrendo giornate insieme…
Il prossimo anno, vorremmo partire prima e trascorre qualche giorno in più nel frattempo…
Speriamo di riuscire ad iscriverci al primo colpo e di non restarne fuori (o quasi come quest’anno!!!)